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COLUER CHRONO DISK 2016 – test su strada
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COLUER CHRONO DISK 2016 – test su strada
UNA RACE MACHINE “SICURA”
I freni a disco sulle bici da strada presto diventeranno il futuro del settore. Già a partire dallo scorso anno, ma ancor più nel 2016, ci saranno molte gare che vedranno impegnati i professionisti del World Tour con bici basate su freni a disco. Il mercato ha finora declinato le bici con freni a disco verso un ottica endurance, proponendo bici dagli assetti comodi e dai pesi piuttosto importanti.
Il marchio Portoghese COLUER ha invece voluto, fin da subito, approcciare il mondo dei freni a disco su strada partendo da una versione prettamente race. La filosofia, che ha mosso questa scelta, è quella di valutare come maggior beneficiario della tecnologia dei freni a disco il ciclista scalatore, il quale dovrà poi affrontare lunghe discese a forte velocità.
La base di partenza è stato quindi il telaio in carbonio Toray UD Carbon CHRONO serie super light già a catalogo con successo da qualche anno nella versione con freni tradizionali.
La versione che vi proponiamo in test è montata custom, ma il telaio è quello previsto a catalogo e con le seguenti caratteristiche:
- telaio monoscocca Toray UD 940gr
- forcella monoscocca carbonio Toray UD 380gr
- serie sterzo FSA 1-1/8″ 1-1/2″
- gruppo Sram Force22
- guarnitura Lightning carbon BB30 50/34
- ruote Rolf Prima TDF4SL disk tubolar carbon 42mm
- curva manubrio Easton EC90
- attacco manubrio Easton EC90
- reggisella UD carbon
- sella Prologo Scratch nack
- freni disco Ashima 140mm
il telaio presenta una forcella a steli dritti con attacco postmount ed una forma aero piuttosto schiacciata. Il tubo orizzontale e quello diagonale sono di forma squadrata, con quest’ultimo formato da una sezione piuttosto generosa. Il tubo piantone parte dal movimento centrale squadrato per finire assottigliandosi in una forma più tradizionalmente tonda. Il movimento centrale prevede un montaggio BB30. Il carro posteriore risulta avere i foderi alti di forma sottile, squadrata e schiacciata verticalmente, mentre quelli inferiori , sempre squadrati e sagomati, di una sezione molto più generosa e con schiacciamento laterale. Il passaggio cavi è completamente interno. Di assoluto pregio sono alcuni dettagli quali il morsetto reggisella con protezioni in gomma per evitare di danneggiare il reggisella ed evitare all’acqua di penetrare. Anche i cavi sotto al telaio sono protetti da un guscio in plastica che evita il formarsi di sporco e consente il migliore scorrimento dei fili.
assetto
l’assetto in sella è piuttosto race con un piantone da 73.5°, un reach pronunciato ed uno stack basso. Il tubo sterzo da 155 in taglia 56 faceva effettivamente presupporre questo.
salita
E’ il suo terreno di caccia preferito. Il peso estremamente ridotto (kg 6,585) e le ruote per tubolari da 1340gr hanno gioco facile nel renderla estremamente reattiva alle accelerazioni. A questo si aggiunge una grande rigidità del telaio, che consente di scaricare a terra tutta la forza impressa sui pedali.
discesa
Pur estremamente leggera, dimostra un’ottima stabilità e permette di affrontare le curve sia pennellandole sia affrontando i destra-sinistra con irruenza. Risulta molto rapida nell’impostare la traiettoria e difficilmente si scompone. I dischi da 140mm consentono una frenata intensa ma senza essere troppo aggressiva e/o brusca. Infondono una grande sicurezza e consentono frenate rapide con poco sforzo e ottima modulabilità. Per chi volesse dall’impianto una frenata super aggressiva sarà sufficiente installare un disco da 160mm all’anteriore. I freni a disco possono piacere o meno, ma offrono una facilità di frenata ed una sicurezza assolutamente superiore ai freni tradizionali.
passo
Proprio nei tratti vallonati si riscontrano i maggiori vantaggi di avere carro ed interasse corti, 410mm e 990mm (taglia 56). Si possono infatti ottenere rilanci fulminei e cambi di passo notevoli. Sul passo in pianura ed in termini di velocità pura invece, paga qualcosa rispetto ad una bici aero, ma molto meno di quanto si può pensare. Merito forse di una posizione bassa e di ruote con profilo da 42mm. Si riescono infatti a tenere velocità notevoli per lunghi tratti.
comfort
Il telaio è indubbiamente rigido e di questo bisogna tenerne conto, così come di un piantone piuttosto dritto. Però la scelta di un reggisella da 27,2 mitiga fortemente le sollecitazioni che arrivano dall’asfalto. Il comfort si può pertanto definire buono in senso assoluto, e molto buono se confrontato nella sua specifica categoria (bici race).
in sintesi
Si tratta di una bici da kg 6,585 (giusto per curiosità la versione con freni tradizionali e gruppo Red pesa kg 5,800), quindi molto leggera ed estremamente performante su tutti i percorsi con pendenze positive e negative. Per lunghe distanze e pianura necessiterebbe di un montaggio differente per poter essere altrettanto efficace. Le finiture molto curate e un prezzo estremamente accattivante (listino a partire da € 3.190 per bici completa) ne fanno un ottimo acquisto per l’agonista e per l’amatore che desidera confrontarsi quotidianamente con i propri limiti.
Per maggiori informazioni o richieste è possibile scrivere a info@up-downbikes.it